Il mercato libero della luce e del gas

In Italia è attivo il libero mercato dell'energia elettrica e del gas. Questo significa che ogni cliente, sia esso un privato, una partita iva piuttosto che un azienda, può scegliere da quale fornitore e a quale tariffa acquistare l'energia di cui necessita.

Il mercato libero della luce e del gas è affiancato almeno fino a tutto il 2022 dal mercato tutelato, noto anche come regolamentato oppure a maggior tutela. Questo prevede che tutte le componenti che vanno a comporre la bolletta, eccetto le imposte che sono di competenza statale, siano stabilite ad aggiornate ogni trimestre dall'autorità competente (ARERA). Questa ne fissa inoltre le condizioni contrattuali.

Più nelle specifico le differenze di una tariffa del libero mercato rispetto a una di quello regolamentato sta nelle libere condizioni contrattuali e come incidenza in bolletta per la sola voce che riguarda la materia energia. Le altre voci sono determinate dall'autorità e per quanto riguarda le imposte (accise ed iva) dallo stato. Il costo per la materia energia, proposta dal singolo fornitore, è suddivisa in una parte fissa espressa in €/anno e di una parte a consumo espressa in €/kWh per l'energia elettrica e in €/smc per il gas naturale. La parte a consumo è pari alla componente energia, che è il dato più pubblicizzato, sommata ad altre componenti a consumo sempre fissate dal fornitore. Segue che il valore della componente energia non è esaustivo per valutare la convenienza delle tariffe in quanto sono presenti altre addizionali a sommare e che insieme incidono sull' importo della bolletta.

Le motivazioni che hanno portato alla prossima abolizione del mercato a maggior tutela sono da ricercarsi nel tantativo di riduzione dei costi per i consumatori favorito dalla massima concorrenza tra le aziende fornitrici, aspetto che costituisce sicuramente un vantaggio nel merito.

Quale conviene di più il mercato libero oppure quello tutelato? Le tariffe sono molto varie, così come le promozioni per i nuovi clienti. Pertanto alcune tariffe libere possono essere più economiche di quelle regolamentate, e viceversa.

In ogni caso quello che è certo è che per risparmiare sull'energia occorre di tanto in tanto mettere a confronto le varie offerte dei fornitori concorrenti rispetto a quanto si spende. Tale approccio si ottiene usando comparatori indipendenti oppure visionando le schede di confrontabilità delle varie proposte commerciali. In effetti le tariffe energetiche, soprattutto per le variazioni dei prezzi all'ingrosso, sono in continua evoluzione pertanto una tariffa vantaggiosa oggi può non esserlo più nei mesi a seguire.

Le offerte del mercato libero, come scegliere

Le tariffe della luce e del gas nel mercato libero sono caratterizzate dal fatto che il fornitore fissa per ciascuna di essa le condizioni contrattuali (come le modalità di pagamento accettate) e i costi di vendita della materia energia suddivisa in una parte fissa e di una parte a volume da moltiplicare cioè per i consumi.

Le offerte di luce e gas possono essere a prezzo bloccato oppure a prezzo variabile. Quelle a prezzo bloccato, statisticamente più convenienti, prevedono che i costi della componente energia rimangano costanti per un certo periodo di tempo, ad esempio 12 mesi. All'avvicinarsi della scadenza, e comunque entro 3 mesi da questa, il fornitore renderà noto al consumatore l'eventuale nuovo prezzo in modo che questo sia libero di accettarlo oppure cambiare tariffa, il tutto senza oneri. Le offerte a prezzo variabile prevedono invece un costo della materia prima legato all'andamento del mercato energetico all'ingrosso, facendo sovente riferimento alle medie trimestrali del PUN per la luce e del TTF per il gas. Recentemente si stanno diffondendo anche le tariffe a costo fisso mensile. Trattasi di tariffe a prezzo bloccato che prevedono una rata costante ottenuta suddividendo mensilmente l'importo annuo proprio della tariffa e basato sul consumo dell'anno prima. Ovviamente qualora il consumo ecceda il valore di riferimento verrà fatturato un conguaglio di fine anno, se invece è minore ci sarà uno storno in bolletta.

E' evidente che le tariffe a prezzo bloccato hanno il vantaggio di non risentire degli aumenti di prezzo sui mercati, viceversa non beneficiano nemmeno di possibili diminuzioni. La tendenza tuttavia è quella di aumenti di prezzo nel tempo che le rendono sovente quelle più convenienti almeno fino al loro aggiornamento di prezzo. Lo stesso dicasi per quelle a prezzo variabile; c'è il vantaggio di usufruire di possibili diminuzioni dei prezzi all'ingrosso, ma anche lo svantaggio di assorbirne gli aumenti. Per inciso la tariffa regolamentata è una tariffa variabile il cui prezzo dell'energia è fissata ogni trimestre dall'autorità in materia. In genere le tariffe bloccate, magari associate alla ricezione delle bolletta per email ed addebito su carta di pagamento oppure su conto, si rivelano spesso le più convenienti, fatto salvo eventuali successive marcate diminuzioni dei prezzi all'ingrosso nei mesi a seguire.

Per le sole tariffe di luce è possibile distinguere tra monorarie e biorarie. Nel primo caso il prezzo a consumo della componente energia è valido tutte le ore del giorno, nel secondo caso varia per le fasce orarie F1, F2, e F3. E' evidente che negli orari di maggiore domanda di energia elettrica il prezzo è maggiore e viceversa. fasce orarie energia elettrica La tariffa bioraria nasce con l'obiettivo di disincetivare il consumo di energia negli orari di maggior prelievo (di giorno) a favore degli orari di minor prelievo (di sera). Ciò adottando prezzi differenti per tali fasce. Attualmente con la diffusione delle energie rinnovabili, che permettono di immettere energia in rete nelle ore di maggior prelievo, la differenza di prezzo si è molto assottigliata. Segue che il risparmio economico della bioraria rispetto alla monoraria è andato nel tempo a diminuire. In pratica una convenienza concreta la si ottiene qualora il consumo nelle ore fuori punta si attesta intorno all'80% del consumo totale.

Altra tipologia di offerte luce e gas sul libero mercato sono le cosiddette placet, (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela). Si tratta di tariffe di libero mercato con però condizioni contrattuali standard e stabilite dall'autorità, inoltre le condizioni economiche sono invariabili per un anno. Si differenziano anche loro in tariffe bloccate oppure variabili, in quest'ultimo caso il prezzo variabile della componente energia è pari a una maggiorazione (spread alpha) rispetto all'indice di riferimento (PUN medio mensile per la luce, TTF medio trimestrale per il gas). In genere le tariffe placet non sono economiche quanto le tariffe bloccate in quanto il gestore è obbligato a fornirle ma non a un prezzo stabilito.

Come passare al mercato libero

Intanto si precisa che se non hai mai cambiato fornitore, sia per la luce e che per il gas, sicuramente ti trovi nel mercato a maggior tutela. In ogni caso puoi passare al mercato libero a partire da quello tutelato, e viceversa. Ciò in qualsiasi momento, senza oneri e penali, senza modifiche dei contatori e senza interruzioni della fornitura attualmente attiva.

Aderire a una nuova offerta può derivare da tariffe più convenienti oppure da condizioni contrattuali più favorevoli. A tal riguardo l'approccio migliore per risparmiare sulla bolletta è quello di confrontare periodicamente le tariffe praticate da più fornitori ciò sulla base delle proprie esigenze energetiche. Per cambiare offerta energetica si consiglia di utilizzare il canale online, ovvero fare richiesta di attivazione direttamente dai siti web dei fornitori di interesse. Questo approccio permette di visionare le condizioni praticate nero su bianco e in tutta calma, nonchè di usufruire di eventuali promozioni applicate sovente su tale canale.

Per inciso il passaggio è gestito in toto dal nuovo gestore, il cliente dovrà soltanto, oltre a compilare la modulistica online con i propri dati anagrafici, comunicare il codice che identifica la fornitura in essere (codice POD per la luce, e codice PDR per il gas, entrambi riportati in bolletta).

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