Disservizi e reclami su luce e gas

I reclami su luce e gas sono comunicazioni formali dal cliente alla compagnia energetica finalizzate nel tentare di risolvere un disservizio accorso, sia esso tecnico che amministrativo. Rientrano nei casi più frequenti errori di fatturazione, consumi sbagliati, servizi addebitati ma non richiesti, bollette emesse in ritardo, disdetta non onorata entro il tempo di preavviso.

Prima di inoltrare un reclamo al proprio fornitore di luce e gas può risultare risolutivo un approccio meno formale andando a rivolgersi al call-center ufficiale del gestore. Tale approccio può avvenire telefonicamente, per email, oppure più efficientemente mediante un canale social. A seguire si riportano i numeri verdi dell'assistenza clienti delle principali compagnie.
Servizio elettrico nazionale: 800.900.800;

enel energia: 800.900.860;
eni: 800.900.700;
edison: 800.031.141;
sorgenia: 800.294.333;
a2a: 800.199.955;
heracomm 800.999.700;
iren 800.969.696;
acea: 800.808.055;
accendi luce e gas (coop): 800.208.468.

Qualora il disservizio non ottiene risoluzione entro un tempo congruo, 10 - 15 giorni, occorre procedere all'invio del reclamo. Questo può avvenire tramite raccomandata postale AR oppure mediante email PEC. Questa comunicazione includerà i propri dati anagrafici, quelli identificativi della fornitura, la problematica riscontrata e l'invito a risolverla entro un certo termine, di norma 15 giorni. Riportiamo nel seguito gli indirizzi pec dei principali fornitori del mercato libero salvo diversa indicazione. Per gli altri è possibile eseguire una ricerca sul sito del registro delle imprese.

Servizio elettrico nazionale (già enel servizio di tutela): servizioelettriconazionale@pec.servizioelettriconazionale.it;
eni gas e luce: enigaseluce@pec.enigaseluce.com;
enel: enelenergia@pec.enel.it;
edison: edisonenergia@pec.edison.it;
a2a: a2a.energia@pec.a2a.eu;
acea: ae.spa@pec.aceaspa.it;
sorgenia: sorgenia@legalmail.it;
heracomm: heracomm@pec.gruppohera.it;
iren: irenenergia@pec.gruppoiren.it;
agsm: energia@pec.agsm.it;
e.on: eonenergia@legalmail.it;
green network: greennetworkspa@legalmail.it.

A decorrere dalla prova di ricezione del reclamo il fornitore ha 40 giorni di tempo per fornire un efficace riscontro, in caso contrario è necessario istituire una pratica conciliativa. conciliazione fornitore gas e luce La conciliazione è un iniziativa gratuita, obbligatoria prima di qualsiasi risvolto legale, e gestita con l'aiuto di una associazione di consumatori oppure mediante il servizio online dedicato dell'autorità per l'energia. La conciliazione ha lo scopo di trovare una risoluzione amichevole tra le parti e in caso di accordo ha valore vincolante.

Contratti luce e gas non richiesti

Una problematica frequente che deriva da pratiche commerciali scorrette è l'attivazione di contratti non richiesti, oppure richiesti ma a seguito di informazioni difformi.

Secondo le cronache il canale utilizzato a tale scopo è prevalentemente quello porta a porta. Per questo motivo è consigliabile fare molta attenzione alle proposte dei venditori porta a porta di energia elettrica e gas. Questi non sono di norma lavoratori presso il fornitore energetico ma di agenzie partner che pagano i propri venditori per contratto concluso. Qualora questi soggetti fossero malintenzionati tenderanno a stipulare un contratto energetico al padrone di casa con informazioni commerciali diverse dalla realtà se non addirittura senza il suo consenso realizzando quindi vere e proprie truffe. Come difendersi? Non firmare nulla nell'immediato, al limite farsi consegnare il contratto da visionare con calma in un secondo momento. Evitare di mettere a disposizione dell'imbonitore le proprie bollette e il contatore, infatti potrebbero carpire dati sensibili alla sottoscrizione di un contratto falso come l'anagrafica e i codici identificativi dell'utenza luce e gas.

In ogni caso qualora si riscontri questo problema occorre sapere che il fornitore dovrà confermare l'attivazione mediante telefonata registrata oppure mediante comunicazione scritta. Qualora non lo faccia, appena si ha notizia dell'attivazione non voluta occorre inviare un reclamo come detto sopra avente per oggetto il ripristino della fornitura originaria. Spesso ciò è sufficiente, qualora non lo sia occorre procedere alla conciliazione. Si tenga presente che fino al termine della controversia il fornitore non potrà interrompere l'erogazione energetica.

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